Pasticcio per San Valentino
Caro Principe Frollo, mia madre La Regina dice che, visto che siamo promessi sposi dalla nascita e tutte quelle scemenze lì, sarebbe carino se ti scrivessi un biglietto gentile per San Valentino...
Roma, 26 febbraio 2018 – Ore 6.30
È lunedì mattina, ma non sembra.
In casa delle puzzole, la sveglia è appena squillata e tre figure impigiamate e strillanti stanno già saltando sul divano di fronte alla finestra. Il panorama fuori è immerso nel silenzio spumoso della neve fresca, mentre dentro si consuma un rave party sulle note del niente scuola – niente ufficio, evvai!
Che poi ci saranno le ore di lavoro da recuperare e il giorno dopo niente autobus per rendere l’avventura del pendolare più indimenticabile del solito, tra melma fanghigliosa da guadare, pozzanghere profonde come la fossa delle Marianne e marciapiedi lastricati di ghiaccio che te ne vai come la Kostner in piroetta combinata. Senza contare gli alberi che si schiantano a terra, i balconi che si polverizzano come zucchero, i vecchietti che planano in frantumi, le strade inagibili, le macchine con le catene queste sconosciute, le scarpe inguazzate e un freddo che come accidenti campano quelli che ci vivono sempre.
La mamma delle puzzole lo sa che la neve a Roma fa solo casino. Lo sa.
Ma non riesce lo stesso a smettere di saltare sul divano.