25 settembre – Giornata mondiale dei sogni
IL PRINCIPE FROLLO
Nel mio sogno preferito sto dormendo. Sono ben insaccato sotto le coperte per proteggermi dai mostri e, comunque, ho anche il lampadario acceso, in modo che non ci sia un rimasuglio di buio neppure sotto il letto. Vicino a me c’è l’orsacchiotto Dolce Ninna, con la sua pancia a forma di cuore che se la premi esce una musichetta che sembra una cascata. Posso rivedere Dolce Ninna solo in sogno perché mia madre Sua Maestà l’ha requisito e nascosto: dice che la cascata mi fa venire voglia di fare pipì e non si è mai visto un principe a modo che se la faccia ancora sotto a nove anni. L’unica cosa buona della sua decisione è che almeno la Principessa Pasticcio ha smesso di chiamarmi frignone pisciasotto. Ora mi chiama solo frignone.
MIRTO
Tutta la miriade di sogni che ho sempre avuto si sono fatti da parte per lasciare spazio ad uno solo. Trovare mio padre. Trovarlo e riportarlo a casa. Dovessi viaggiare attraverso tutti i Reami di questo mondo, ci riuscirò.
Perché i sogni che fai da sveglio non si fermano mai.
LA PRINCIPESSA PASTICCIO
Sogno sempre di volare. In alto, alto, altissimo. E poi piombo giù di botto, saltellando sul materasso. A quel punto sono sveglia, allora ne approfitto per fare una puntatina in cucina perché a volare si consumano molte energie. Qualche volta sogno di scappare, come se fossi inseguita da un cattivo. Peccato che non mi raggiunga mai, altrimenti gli farei provare l’ultima mossa micidiale che ho inventato: pizzico mortale di formica rossa inviperita. Va ancora un po’ perfezionata perché il Principe Frollo è una cavia lagnosa e irritante ma sono sicura che davanti al vero pericolo darei il meglio di me. Le sere che i miei genitori Il Re e La Regina sono fuori a cena, ho gli incubi. Sogno la Direttrice Spigola che mi abbraccia ed è fiera di me perché sono finalmente diventata una vera principessa. La colpa è della quantità di torta che riesco a mangiare prima che le domestiche se ne accorgano, ma ne vale la pena. Tanto lo so che quando mi sveglierò sarò la stessa Pasticcio di sempre.
E questo è il sogno più bello.